A cura della dott.ssa Elisa Spanevello – anno 2016
Il Mondo di Domenico Scolaro
“Non esiste materia umile, solo materia non ascoltata”
Domenico Scolaro con il suo “Mondo in trasformazione” propone una serie di quadri e sculture che fanno parte dei suoi continui studi del colore, della materia e della forma, uniti e plasmati secondo una rigorosa e personale ricerca estetica. Con questa mostra intende ripercorrere le proprie origini cristiane giungendo a ritroso fino all’aramaico in un viaggio che accompagna l’uomo e la sua lingua.
La dimensione materica è fra le più resistenti per un artista, che deve fare i conti con la durezza e durevolezza del gesso, del legno, della ceramica e degli altri materiali. Per infondere l’espressivo infatti occorre dominarli ma in parte anche obbedire, con quella consapevolezza che accogliere chi ci rifiuta è nella natura umana una sfida difficile.
Scolaro coniuga la sapienza del passato con le tecniche del presente, dialoga con gli oggetti dell’oggi e si meticcia con i linguaggi pop e iperrealistici, si confronta con i silenzi minimalistici ed usa i tagli dello spazialismo senza mai addomesticarsi alle mode. Pensare materico, per lui, significa appartenere al mondo del fare, del concreto agire con le mani immerse nella materia allo scopo di darle uno slancio emotivo, vuol dire renderla disponibile a disvelare un senso altro e riempirsi di significato.
Dentro alle sue opere, composte da più materiali spesso su diversi strati, la figurazione reale diventa perciò un mezzo, un gradino per transitare in una dimensione percettiva.
Scolaro lascia allo sguardo di chi osserva decidere che lingua parlare e cosa dire, ognuno potrà trovare un messaggio diverso e provare l’esperienza di un dialogo del tutto personale.
San Bonifacio (VR) 12-03-2016
Dott.ssa Spanevello Elisa