Elisa Spanevello – anno 2023

Sintesi

Viaggiare per lo spazio, cercando su un asteroide una rosa vanitosa di cui prendersi cura o parlare a una stella, chiamandola col nome di una vita che si è spenta… oggi, ha ancora un senso?

Questo si chiede l’artista, perché se è vero che la scienza ci educa a un sapere più razionale e migliora il nostro benessere, è altresì vero che ha stravolto l’immaginario spirituale, letterario e artistico dello spazio in cui esistiamo.

Quel mondo di poche generazioni fa, che già pareva enorme, divenne terra, cambiando misure, confini e imprese, il pianeta divenne poi sistema e poi galassia e poi ancora un ammasso che è solo un “quartiere” dell’intero universo. È ancora esclusivo, dunque, il nostro abitare?

Fotocamere in orbita, scatti aerei e satellitari hanno non solo invertito punto di vista e prospettiva, hanno stravolto le fantasie di racconti, illustrazioni, opere, canti… Come dovrebbe essere, dunque, il dialogo con il cielo sopra di noi, di cui abbiamo la rappresentazione e non più solo l’immaginazione?

SINTESI è la risposta artistica di Domenico Scolaro, che non potendo chiudere lo spazio assoluto né in posizione, né in mente, lo lascia fluire con spirali e forme lucenti in un ulterore spazio metafisico. Crea un chaos che simboleggia l’inesauribile dinamismo della vita: un nuovo DNA carico di energia non più solo umana.

Gli elementi circolari ci forzano senza violenza a valutare una materia diversa dalla nostra mentre le linee curve e aperte a intuire l’infinito. Un’arte rivolta al cielo, così come avviene da secoli, senza pretesa di raffigurare, ma piuttosto di sintetizzare; un portale cosmico con cui Scolaro sembra dire: senza destinazione, né destino, siamo semplicemente creature parte di un tutto.